8 agosto 2011

9 luglio 2011

20 giugno 2011

31 maggio 2011

24 maggio 2011

19 maggio 2011

 Il buon vecchio Julian

5 maggio 2011

19 aprile 2011

una volta scrissi ciò:

"Io abitualmente mangio, scrivo, disegno, cerco, vedo, penso, osservo, bevo, giro, me ne vado, dormo, sparo cazzate, studio, sbicicletto, mi informo sulla realtàchestacambiandoechecambiatuttinoi, mi copro, mi scopro, ti guardo, starnutisco, pastrocchio, amo, odio, sorrido, rido, allungo la coca e rum, compro, scazzo, morsico, attacco, scollo, stampo, coloro, leggo, piango, sussurro, pratico la nullafacenza, sgobbo fino alle 6.30, cestino, salvo, seleziono, copio e incollo, traviso, strabagliono, vivo, mi scervello, punteggio, desidero, litigo, stecchisco, sogno, appaio, fade away, sopravvivo, brucio, cancello, blatero, smozzico, spero, crollo, stronzeggio, ballo, ciondolo, confido, esulto, mi scoccio, abbino, schiamazzo, sbraito, sbotto, oblitero, pendolo (sta per: fare la pendolare!), sono atterrita, trivello, faccio il Bagism, inscatolo anche, guardo Pirati dei Caraibi, esperimento, ossessiono, lambicco (?), ripiglio e arpiglio, risalto, sbando, tocco, protesto, sbaracco, voglio, respiro, polemizzo, consiglio, problemizzo, incastello, mi diverto, lo vado a vedere, progetto, ecceziono, mi abbronzo, corro, filosofo, mi sorprendo, mi illumino.

Io abitualmente viaggio in treno, in biciclette non mie, in macchine che non posso guidare, col pensiero, e vado sano e vado lontano. E mangio ghiaccioli, coca-cola e pane dell'anima.

Faccio bungee jumping, rafting, windsurf, hydrospeed, cave diving, deep free diving, powerkite, surf e canoa. No, non è vero. Non faccio un cazzo. Aspiro al vivere scrivendo e all'inquietudine dei Beat."

valentina, forse 2009

2 aprile 2011



Jamais je ne t'ai dit que je t'aimerai toujours / Ô mon amour
Jamais tu ne m'as promis de m'adorer / Toute la vie
Jamais nous n'avons échangé de tels serments me connaissant, / Te connaissant
Jamais nous n'aurions cru être à jamais pris par l'amour nous qui étions / Si inconstants

Pourtant, / Pourtant tout doucement sans qu'entre nous rien ne soit dit / Petit à p'tit
Des sentiments se sont glissés entre nos corps qui se plaisaient / À se mêler
Et puis des mots d'amour sont venus sur nos lèvres nues / Petit à p'tit
Des tas de mots d'amour se sont mêlés tout doucement à nos baisers / Combien de mots d'amour ?

Jamais je n'aurais cru que tu me plairais toujours / Ô mon amour
Jamais nous n'aurions pensé pouvoir vivre ensemble / Sans nous lasser
Nous réveiller tous les matins aussi surpris de nous trouver si bien / Dans le même lit
De ne désirer rien de plus que ce si quotidien plaisir d'être ensemble / Aussi bien

Pourtant, / Pourtant tout doucement sans qu'entre nous rien ne soit dit / Petit à p'tit
Nos sentiments nous ont liés bien malgré nous sans y penser / À tout jamais
Des sentiments plus forts et plus violents que tous les mots d'amour connus / Et inconnus
Des sentiments si fous et si violents, des sentiments auxquels avant nous n'aurions / Jamais cru

Jamais, ne me dis jamais que tu m'aimeras toujours / Ô mon amour
Jamais ne me promets de m'adorer / Toute la vie
N'échangeons surtout pas de tels serments me connaissant, / Te connaissant
Gardons le sentiment que notre amour au jour le jour,  / Que notre amour est un amour
Sans lendemain

29 marzo 2011



I missed the last bus
I'll take the next train
I tried but you see
It's hard to explain
I say the right thing
But act the wrong way
I like it right here
But I cannot stay
I watch the tv
Forget what I'm told
Well I am too young
And they are too old
The joke is on you
This place is a zoo
You're right, it's true

21 marzo 2011

Non hai mai voglia di stare di notte all'aperto, solo, ad ascoltare il silenzio di una strada, respirare il fresco delle stelle e della neve e a colorarti gli occhi del blu del cielo? Charles sì, e inconsciamente aveva dipinto con quel blu alcuni versi di una poesia di Tasso sulla parete della sua camera da letto. Non sapeva perché, ma quelle dense parole, dense di significato, di amore, di tutto, gli rammentavano questa domanda: “l'arte nasce dalla sofferenza?”. Di certo nasce senza consapevolezza. Erano interrogativi che non facevano altro che fargli guardare il mondo con dubbi più profondi e occhi più chiari. Come quello che ti porta a sospettare che forse la vita è tutto un terribile inganno.. Charles ne aveva paura, una paura paralizzante che lo portò sempre a vivere la vita a modo suo, con le sue convinzioni, i suoi libri, le sue passioni, le sue curiosità, i suoi affetti, i suoi slanci, i suoi sottotetti parigini, le sue incredibili emozioni.


La malinconia, sempre inseparabile dal sentimento del bello.
Charles Baudelaire


20 marzo 2011

La vita si mostra in tutta la sua maestosa miseria quando i sogni più grandi vengono ostacolati non da cose interne a noi stessi, ma dall'esterno. Un esterno che ostacola, etichetta tutto come ridicolo (sì, ridicolo!!) e poi resta indefferente, come se non avesse appena rotto qualcosa dentro qualcuno. E' lì che la colossale miseria in cui siamo immersi dilaga in ogni dove, e non c'è più appiglio, si è travolti dall'onda scura e imponente di ciò che è incomprensibile, di ciò che è impossibile spiegare a parole. Se ci viene negata la realizzazione dei sogni, come si può poi sperare nelle cose piccole del quotidiano, nei sentimenti? Magari sono sciocchezze. Ma secondo me è una delle cose peggiori che possano capitare a un essere umano

15 marzo 2011

Mai capitato di parlare degli avvenimenti della vita in termini di 'fato'? Soprattutto di quello 'particolarmente avverso'? A Charles sì. Intendeva, cioè, che in certi momenti tutti gli influssi celesti e astrali sembravano concentrarsi in maniera particolarmente negativa su di lui, così da farlo sentire la vittima prediletta del cosiddetto 'destino sfavorevole'. Ma credeva Charles nell'influsso degli astri? No. In quello dei corpi celesti? No, nemmeno. Nel fato come forza sconosciuta e casuale?Assolutamente no, perché Charles credeva addirittura in Dio! E allora? Allora Charles pensava che un motivo ci dovesse essere se si sentiva oppresso come un adolescente di provincia. Decise così di vivere la vita a modo suo e di cercare di capire il perché dei suoi bizzarri sentimenti.



Valentina.

10 marzo 2011



'All'orlo della foresta la fanciulla dal labbro d'arancia, con le ginocchia incrociate nel charo diluvio che sgorga dai prati, nudità che ombreggiano, attraversano e vestono gli arcobaleni, la flora, il mare'

8 marzo 2011

5 marzo 2011


La mia vita è un film. Non nel senso buono del termine.

27 febbraio 2011

" Era innamorato del proprio destino e gli sembrava che persino quella marcia verso la rovina fosse bella e sublime.
Capitemi bene: non ho detto che era innamorato di sè, ma del proprio destino. Sono due cose completamente diverse. Era come se la sua vita fosse diventata autonoma e avesse all'improvviso interessi suoi che non coincidevano con quelli di Mirek. E' così che, secondo me, la vita si trasforma in destino. Il destino non muove neanche la punta di un dito per Mirek (per la sua felicità, la sua sicurezza, il suo buon umore e la sua salute), in compenso Mirek é pronto a fare di tutto per il proprio destino (per la sua grandezza, la sua limpidezza, la sua bellezza, il suo stile e il suo senso intelliggibile). Si sente responsabile del suo destino, mentre il suo destino non si sente responsabile di lui."



(Il libro del riso e dell'oblio, Milan Kundera)

22 febbraio 2011


This is my fucking answer.

14 febbraio 2011

10 febbraio 2011