28 gennaio 2011

<<Oh, poter diventare sapienti!>> esclamò Knecht. <<Trovare una dottrina, una cosa nella quale si possa credere! Tutto si contraddice, tutte le cose si sfiorano senza incontrarsi, non vi è nessuna certezza. Tutto si può interpretare così e si può anche interpretare viceversa. Si può spiegare tutta la storia universale come evoluzione e progresso e d'altro canto si può scorgervi nient'altro che decadenza e assurdità. Ma non esiste dunque una verità? Non c'è una dottrina vera e valida?>>
Il Maestro non aveva mai sentito parlare con tanto impeto. Proseguì per un tratto, poi disse: <<La verità esiste, mio caro, ma non esiste la dottrina che tu desideri, la dottrina assoluta, perfetta, che sola dà la saggezza. E tu, amico, non devi neanche desiderare una dottrina perfetta, bensì il perfezionamento di te stesso. La divinità è in te, non nei concetti e nei libri. La verità si vive, non s'insegna>>

(Il giuoco delle perle di vetro. H.Hesse)

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