31 gennaio 2011
29 gennaio 2011
28 gennaio 2011
<<Oh, poter diventare sapienti!>> esclamò Knecht. <<Trovare una dottrina, una cosa nella quale si possa credere! Tutto si contraddice, tutte le cose si sfiorano senza incontrarsi, non vi è nessuna certezza. Tutto si può interpretare così e si può anche interpretare viceversa. Si può spiegare tutta la storia universale come evoluzione e progresso e d'altro canto si può scorgervi nient'altro che decadenza e assurdità. Ma non esiste dunque una verità? Non c'è una dottrina vera e valida?>>
Il Maestro non aveva mai sentito parlare con tanto impeto. Proseguì per un tratto, poi disse: <<La verità esiste, mio caro, ma non esiste la dottrina che tu desideri, la dottrina assoluta, perfetta, che sola dà la saggezza. E tu, amico, non devi neanche desiderare una dottrina perfetta, bensì il perfezionamento di te stesso. La divinità è in te, non nei concetti e nei libri. La verità si vive, non s'insegna>>
(Il giuoco delle perle di vetro. H.Hesse)
27 gennaio 2011
'Di fronte al sostanziale razionalismo e ottimismo dei filosofi precedenti e di quelli seguenti (Platone e Aristotele), i quali vedono la vita e l'essere come una vicenda dominata dal lògos, cioè dalla ragione, Gorgia sembra ritenere che l'esistenza sia qualcosa di fondamentalmente irrazionale e misterioso.
Egli ritiene che le azioni degli uomini non siano rette dalla logica e dalla verità, ma dalle circostanze, dalla menzogna, dalle passioni e da un'ignoto destino, il quale fa sì che gli individui si rivelino sempre, a uno sguardo profondo, "determinati" e "incolpevoli", essendo permanentemente in preda a qualcosa che li supera e li tiene in pugno'
“ Se lo sguardo di Elena, dilettato dalla figura di Paride, ispirò all’anima fervore e zelo d’amore, qual meraviglia? Se l’amore è un dio e ha la potenza divina degli dèi, in che modo mai un essere inferiore può rifiutarlo e tenerlo lontano?” (Gorgia)
25 gennaio 2011
24 gennaio 2011
pierrot le fou (jean-luc godard, 1965)
- Ferdinand : pourquoi t'as l'air triste ?
- Marianne : Parce que tu me parles avec des mots, et moi je te regarde avec des sentiments
-Ferdinand : Avec toi on peut pas avoir de conversation . T'as jamais d'idées, toujours des sentiments
-Marianne : Mais c'est pas vrai, il y a des idées dans les sentiments
-Ferdinand : Bon, on va essayer d'avoir une conversation sérieuse. Tu vas me dire ce que tu aimes, ce que tu as envie , et la même chose pour moi. Alors vas y commence
-Marianne : Les fleurs, les animaux, le bleu du ciel, le bruit de la musique, je sais pas moi... Tout ... Et toi ?
-Ferdinand : Euh , l'ambition , l'espoir, le mouvement des choses, les accidents... Je … je …quoi encore ... Je sais pas moi, enfin tout.
uno dei film migliori in assoluto
non esiste nemmeno in italiano..
22 gennaio 2011
Si chiedeva come fosse possibile che mai nessuno le avesse donato quello che si meritava e che desiderava da così lungo tempo.
La guardò mentre scriveva a matita su pagine troppo sottili e poi prendere in mano il cellulare. Lo guardava come se dovesse a un tratto morderle il naso e lo teneva in mano come qualcosa di estremamente caldo. Gli tornò in mente che l'arte nasce naturalmente e senza consapevolezza o premeditazione.
Ma la domanda iniziale rimase lì, a penderle dalle labbra: “Come mai ancora no?”.
E la musica ricominciò e tutto divenne più confuso fino a che le riflessioni restarono solo qualcosa di sbiadito a un angolo. Lei sorrise, prima a se stessa, poi alla situazione e infine a lui. Volle che anche lui sorridesse a quel fato capriccioso, come per rabbonirlo o rassicurarlo. Un sorriso del genere mai sulla Terra fu osservato e i sentimenti che espresse sono tutt'ora ignoti ai poeti più attenti o contemplativi. “Mai amore fu più platonico e il fato più incomprensibile”; fu questa la frase che il ragazzo immaginò come descrizione di ciò che era successo. Se ne andò con dubbi più profondi e occhi più chiari.
(Valentina, 03/01/2011)
L'artista
Ha grande senso artistico, gusto del bello, senso del colore. È intuitivo, romantico, sognatore, stravagante. Si preoccupa dell'immagine e veste in maniera stravagante o ricercata. È malinconico e non sa vivere nel presente: si rifugia nel passato o sogna il futuro. Ama l'insolito, l'eccentrico, l'eccezionale. Si esprime attraverso l'arte: può essere un poeta, un musicista, un pittore, un ceramista, un fioraio, un designer. Non disdegna situazioni strane, scandali e cose proibite.
Ha grande senso artistico, gusto del bello, senso del colore. È intuitivo, romantico, sognatore, stravagante. Si preoccupa dell'immagine e veste in maniera stravagante o ricercata. È malinconico e non sa vivere nel presente: si rifugia nel passato o sogna il futuro. Ama l'insolito, l'eccentrico, l'eccezionale. Si esprime attraverso l'arte: può essere un poeta, un musicista, un pittore, un ceramista, un fioraio, un designer. Non disdegna situazioni strane, scandali e cose proibite.
21 gennaio 2011
He's not a boy that you can change, nor should you want to
He's not a boy that you can tame, don't let it taunt you
Don't even try to to run away, he wouldn't stop you
He's not a boy that you can chain, I know you want to
You may say "why, don't you realize,
I could give you everything?"
But, you see he can't be tied,
Contained, or satisfied by all
You could bring
Cronache di natura morta.
Un coltello di acciaio affilato e scivolosissimo taglia una susina. Affonda la polpa gialla del frutto viola che con un urlo di dolore silenziosissimo, a tratti perfino muto!, ascolta il dolore inferto dall'arma non più considerata tale, chiamata comunemente coltello. Il succo esce copioso, sporca le mani del delitto e quel che ne resta si raggruppa al centro del piattino da frutta, ormai patibolo e unico testimone. Ed ancora il coltello continua il suo lavoro e taglia, taglia, taglia. Il feroce oggetto non si fermerà finchè..ecco! Si è fermato. Il cuore della susina è ora lì davanti a lui e quel bel nocciolo è solo il ricordo di un buon frutto e la prova che un'altra vita è stata tolta.
(Valentina)
(Valentina)
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